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Il canto delle campane. Una tradizione musicale dell'Alto Adriatico non vuole essere un titolo che racconta di piacevoli sensazioni sonore inserite nella quotidianità, ma è anche la sintesi di un linguaggio musicale che si è venuto a costituire nel corso del tempo. Soprattutto è questo, un libro che vuole dare conto di una realtà musicale marginale ma importante. La musica delle campane riconduce alla sensibilità del sentire e del far arte del suono, nel mondo popolare. E un arte, il suonar campane, che si inserisce nella religiosità del vivere di una comunità e nelle festività religiose trova la più alta espressività. Questo lavoro si è incentrato nella realizzazione di due Supporti Sonori che non possono fare a meno del libro. Il Libro, che ha una connotazione etnomusicologica e tecnico musicale, si va ad inserire nell'ambito degli studi musicali altri e vuole contribuire e o completare il sapere della musica tutta. La musica non può fare a meno di apparenti marginalità. La ricerca si svolge percorrendo una complessa analisi in una situazione umana che è di confine, dove la musica delle campane risulta essere un linguaggio di congiunzione. Le trascrizioni delle sonate entrano a pieno titolo a costituire un patrimonio della letteratura di tradizione orale, patrimonio che doveva assolutamente essere valorizzato e preservato. I due Supporti Sonori vogliono dar conto della realtà campanaria, sia dell'uso festivo del suono, sia dell'uso di segnale, non escludendo ad esempio il suono da morto. Su questo secondo uso sono state prese in considerazione cinque realtà dell'area presa in esame : Vinaio di Lauco (La Carnia) ; Artegna (Centro Friuli o area ex-terremoto) ; Aiello (La bassa o area asburgica) ; Gorizia S. Rocco (A ridosso del confine) ; Cravero S. Leonardo (La Benecija). Come vedremo, leggendo e confrontando le varie situazioni di suono, ci accorgiamo che siamo di fronte a linguaggi differenti tra loro dove la geografia diviene l'elemento cardine per la comprensione del suono, e i fatti umani sono lì, a raccontarci di tante piccole identità costituitesi nel tempo, a deposito del sapere orale di una comunità.