Scoccarono le cinque. La pesante porta del coro, di antico oscuro legno scolpito, si schiuse, stridendo, si spalancò, sospinta dalle magre e lunghe mani di suor Gertrude delle Cinque Piaghe : anche l'altro battente fu aperto e respinto lentamente contro il muro, dalla monaca. Ella attraversò a passo rapido tutto il coro, avendo nascosto, con un moto familiare, le mani nelle ampie maniche di lana nera della sua tunica, e si andò ad inginocchiar dietro la fitta grata metallica del coro. Dall'alto, da un'altezza grande, ella gittò uno sguardo quasi inquieto nella chiesa di suor Orsola Benincasa, che si allargava e si allungava, giù, giù, in una penombra di tempio dalle finestre velate...