Quando lo conobbi io, aveva appena dieci anni. Di nome si chiamava Gigino. Non era né bello né brutto. Aveva un par d'occhietti cerulei : i capelli biondissimi, d'un biondo chiaro come la stoppa : il naso un po' ritto e voltato in su e le gambe un tantino magre più del bisogno. Nell'insieme, poteva dirsi un buon figliuolo. A scuola non faceva miracoli, ma il maestro mostravasi contento : in casa poi era il cucco della mamma e l'occhio diritto del babbo. Guai se le sorelle e i fratelli maggiori avessero torto un capello a Gigino ! C'era da far nascere una specie di finimondo. Volete che vi dica il più gran difetto di questo ragazzo ? Durerete fatica a crederlo, eppure è così : il suo più gran...