Io sento, dal profondo, un'esile voce chiamarmi : sei tu, non nato ancora, che vieni nel sonno a destarmi ? O vita, o vita nova ! ... le viscere mie palpitanti trasalgono in sussulti che sono i tuoi baci, i tuoi pianti. Tu sei l'Ignoto. -Forse pel tuo disperato dolore ti nutro col mio sangue, e formo il tuo cor col mio core ; pure io stendo le mani con gesto di lenta carezza, io rido, ebra di vita, a un sogno di forza e bellezza : t'amo e t'invoco, o figlio, in nome del bene e del male, poi che ti chiama al mondo la sacra Natura immortale. E penso a quante donne, ne l'ora che trepida avanza, sale dal grembo al core la stessa devota speranza ! ... Han tutte ne lo sguardo la gioia e il t...