Lo scroscio della folgore da cui derivò tanto scompiglio tra gli abitanti della torre, divenne un incentivo a nuovi trovati per l'ingegno ardimentoso e inventivo di colui che era il fiore de' maggiordomi. Non ne fu appena cessato il romore, non appena ebbesi la certezza che la torre non era rovinata da cima a fondo, sorse come uomo rapito in estasi Caleb : " Sia lodato Dio ! questo fulmine è capitato a proposito, come un turacciolo ad un fiasco di birra quando trabocca. " Vedendo in quel momento l'intendente del lord Cancelliere che prendea la volta della cucina, ove Caleb stavasi allora, corse a chiuderne l'uscio a chiave, borbottando fra i denti -