Ci siamo persi. Nel mezzo di un'esistenza frenetica e paralizzata, impaurita e impulsiva, ci stanno mancando le parole, il sapore, il profumo delle esperienze... > Lire la suite
Ci siamo persi. Nel mezzo di un'esistenza frenetica e paralizzata, impaurita e impulsiva, ci stanno mancando le parole, il sapore, il profumo delle esperienze essenziali che compongono la nostra umanità. Ci scopriamo 'analfabeti' di quella grammatica che ci costituisce, una grammatica semplice che, come un filo leggero e fortissimo, lega il concreto della nostra vita all'esperienza spirituale che apre al mistero di Dio. Ci siamo persi, ma niente è perduto. Perché l'invisibile vibra nel quotidiano, perfino e soprattutto nella banalità delle cose più piccole. Basta mettersi in sintonia, uscire dai parcheggi spirituali dove ci siamo intrappolati, aprire le pareti stagne che separano corpo e anima e ritrovare il gusto di farli respirare all'unisono. Sotto forma di un lessico acutamente semplice, dalla « A » di Altri alla « V » di Vulnerabilità, José Tolentino Mendonça ci offre in questo libro piccole, sapienti piste di spiritualità per il nostro tempo, per ritrovare la 'materialità' dello Spirito, la 'mistica dell'istante' in cui percepiamo il profumo dell'eterno nella fragranza di un pane condiviso. E lo fa con uno stile potentemente suggestivo, utilizzando spesso la forza acuminata dell'aforisma che va dritto al cuore. Ritroviamo dunque, a partire dalla fede, una grammatica dell'umano, così come, a partire dall'umano, uno sguardo nuovo sulle grammatiche della fede. E soprattutto ritroviamo l'abito del pellegrino, la semplicità di mettersi in viaggio col poco, tenendo sempre pronto, come dice il cardinale poeta, accanto alle scarpe di tutti i giorni un paio di « sandali di vento ».