Il dottor Eitan Green è una persona onesta e un ottimo medico, impegnato a salvare vite. Una notte, guidando la sua jeep a tutta velocità nel deserto,... > Lire la suite
Il dottor Eitan Green è una persona onesta e un ottimo medico, impegnato a salvare vite. Una notte, guidando la sua jeep a tutta velocità nel deserto, investe un uomo, un migrante africano. L'uomo è ferito mortalmente e il dottor Green, preso dal panico, fugge. Questa decisione cambierà la sua esistenza. Il giorno dopo, una donna bella, misteriosa e dalla pelle nera bussa alla porta della casa di Eitan e gli porge il portafoglio perduto nel luogo dell'incidente. La donna lo ricatterà, ma non chiedendo soldi. Lo condurrà invece in luoghi, reali e interiori, che il dottor Green non avrebbe mai immaginato di dover esplorare. Svegliare i leoni è un romanzo che corre sul filo della suspense, coinvolgendo il lettore in una riflessione sulla fragilità dei princìpi morali, sulla vergogna e sui desideri proibiti che si celano in ognuno di noi; un testo potente, universale e intimo che guarda e fa luce nelle zone nebulose dell'anima ponendoci la domanda pressante: « E tu, che cosa avresti fatto? ». "Un libro irresistibile!" (Michela Murgia, Rai 3)"La narrazione incalzante e ricca, il miracolo dei personaggi, la trame immune da prevedibilità, Svegliare i leoni è un romanzo rivelazione" (Nicoletta Tiliacos, Il Foglio)"Un romanzo che avvince il lettore e lo fa entrare nella testa dei personaggi" (Elena Loewenthal, La Stampa)"La mia scrittrice israeliana preferita!" (Chiara Gamberale, Io Donna)"Svegliare i leoni è un affascinante, intenso, abbastanza straordinario romanzo che riesce a mescolare suspense e realismo, universalità, potenza e intimità (Stefano Jesurum, Gli Stati Generali)"La voce più esplosiva dei nuovi autori israeliani (Lara Crinò, Il Venerdì)"Una carica emotiva e un'intensità fuori dal comune (Stefania Massari, Huffington Post)"Un romanzo che ti pone davanti alla tua anima, alle tue responsabilità" (Letizia Magnani, QN)"Un romanzo straordinario" (Benedetta Tobagi, Robinson)