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Che cos'è stato il fascismo? Era un movimento reazionario, conservatore o rivoluzionario? Era originariamente di sinistra o di destra? E naturalmente: che posto occupava Mussolini nei dibattiti ideologici e all'interno dei meccanismi di funzionamento del regime? Questo libro non solo fornisce risposte a queste domande cruciali, ma introduce una prospettiva nuova e insolita tra gli storici. Pur riaffermando con forza il carattere totalitario del regime, l'Autore rinviene la natura rivoluzionaria che lo guidò nella fase dell'affermazione legandola alla Rivoluzione francese e al socialismo. Se i fascisti cercarono di distruggere per mezzo della violenza lo stato liberale, non fu in nome di un ritorno a una antica età dell'oro, né fu il frutto di una visione ancorata al passato, ma del feroce desiderio di costruire una nuova società e un nuovo uomo. Questa ambizione permeò i pensieri e le azioni del Duce e dei suoi seguaci anche nella sanguinosa radicalizzazione della Repubblica di Salò. Per tutti questi motivi, la storia del fascismo, qui raccontata dalla presa del potere di Mussolini fino alla sua morte, è quella di una rivoluzione abortita.