Imre Oravecz (1943, Szajla. Ungheria) è poeta, scrittore e traduttore. Nonostante le sue prime poesie fossero apparse dal 1962 sulla prestigiosa rivista letteraria Alföld, ottenne la possibilità di pubblicare il primo libro soltanto nel 1972: "Scrivevo di cose completamente diverse rispetto a quelle di cui scrivevano gli altri scrittori e questo già in sé significava uno svantaggio. Inoltre, quello che scrivevo era contrario alle dottrine del socialismo reale, nel segno delle quali si
poteva pubblicare."
Nel 1973, dopo Magda Szabó, fu invitato a partecipare nell'International Writing Program dell'Università dell'Iowa.
Quando fece ritorno in Ungheria fu considerato e trattato da dissidente. Nel 1989 il governo comunista gli offrì il prestigioso Premio Attila József che lui rifiutò. Lo stesso anno decise di emigrare negli Stati Uniti ritornando in patria nel 1990, diventando consigliere presso la presidenza dei ministri nel primo governo eletto democraticamente.
Ha anche lavorato come redattore per diversi giornali e come docente universitario presso l'Università Cattolica di Budapest.
Riconoscimenti come il Premio Kossuth (2003) e il Premio Prima (2015) e il Premio Aegon (2016), confermano Oravecz come uno dei più acclamati letterati ungheresi.