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La sua coltivazione sembra risalire alla preistoria (come ci riferiscono fonti ellenistiche del ii secolo a. C.), ma nel corso degli ultimi vent'anni, il pistacchio si è affermato come uno degli alimenti più richiesti, e proposti, dal mercato alimentare. Una delle varietà più apprezzate - fino quasi a diventare un'autentica cifra di stile - sembra essere quella di Bronte, che cresce nella zona dell'omonimo Comune etneo, situato sulle pendici del cono vulcanico siciliano. Vero pistacchio di Bronte. Pistacchio di Bronte al 100%, si legge sempre più spesso sulle etichette di svariati prodotti alimentari. Al punto che si inizia a ragionare sulla reale disponibilità delle ingenti quantità di prodotto richieste dal mercato e cominciano a sorgere i primi dubbi sulle insidie che lo riguardano. Esiste un modo per il consumatore di distinguere il pistacchio di Bronte da un'altra varietà? È possibile determinare quanto pistacchio debba contenere una preparazione affinché possa definirsi di qualità? Scritto dall'ideatore del food blog pistacchissimo.it, questo breve e autorevole vademecum sarà in grado di rispondere a tutti i quesiti in merito al cosiddetto « seme che sorride », senza tralasciare ulteriori informazioni utili, correlate da curiosità, sul mondo del pistacchio e sulle sue molteplici possibilità di utilizzo in cucina: dal suo consumo al naturale a tutte le sue trasformazioni e preparazioni più elaborate. Uno strumento straordinariamente agevole da consultare: un libro bussola pensato sia per i profani che per i ristoratori e gli appassionati del settore.