In una Roma di fine Ottocento, sospesa fra le tante piccole certezze di una borghesia in ascesa e l'opprimente conformismo che le sottende, una ragazza... > Lire la suite
In una Roma di fine Ottocento, sospesa fra le tante piccole certezze di una borghesia in ascesa e l'opprimente conformismo che le sottende, una ragazza di buona famiglia è promessa in sposa a un principe tedesco. L'amore della giovane, tuttavia, è rivolto a un altro uomo: con la complice tenerezza che la contraddistingue - in quanto donna, ma, soprattutto, in quanto scrittrice sensibile - Matilde Serao ci porta con sé alla scoperta di amori impossibili e tragedie domestiche. Daisy, Clara e Margherita, che apparentemente potrebbero sembrare soltanto tre giovani fanciulle alle prese con le più tipiche scaramucce adolescenziali, finiscono così per incarnare un'intera società, la quale, pur indossando i vecchi e noiosi abiti di sempre, guarda al futuro con uno sguardo nuovo, giovanile, che potrebbe suggerire un cambiamento epocale nel ruolo della donna...
Matilde Serao (1856-1927) nasce a Patrasso ma cresce a Napoli, dove manifesta un precoce interesse per la letteratura. Nel 1882 si trasferisce a Roma, iniziando a collaborare come cronista al "Capitan Fracassa" e conoscendo il futuro marito Edoardo Scarfoglio. Sarà con lui, quindi, che coronerà l'ambizione di dirigere un giornale. Nel corso della loro lunga relazione - da cui nasceranno quattro figli - i coniugi fonderanno vari quotidiani, il maggiore dei quali sarà Il Mattino (1892). Dopo una burrascosa separazione, Matilde crea un proprio giornale, Il Giorno (1903), e dà vita ad un nuovo sodalizio, sentimentale e professionale, col giornalista Giuseppe Natale. Matilde Serao è stata, oltre che importantissima giornalista, anche scrittrice prolifica, pubblicando vari romanzi e raccolte di racconti. Muore nel 1927, poco dopo che Mussolini in persona ne bloccò la candidatura al Premio Nobel per la Letteratura.