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La "grande" guerra perché la prima "mondiale": nove milioni di morti e sei milioni di mutilati, una carneficina che ha segnato la storia dell'Europa e ha aperto la strada alle rivoluzioni e alle dittature degli anni successivi, e infine a una seconda e più feroce guerra ancor più "mondiale". In due saggi tanto distanti nel tempo, Isnenghi ricostruisce da grande storico un'epoca e le sue contraddizioni, lontano dai luoghi comuni, dalle interpretazioni di comodo. Mario Isnenghi ha insegnato a Padova, Torino, Venezia. Tra le sue opere, più volte ristampate, Il mito della Grande guerra, L'italia in piazza e Garibaldi fu ferito.