Solo da poco tempo, grazie a riletture critiche, si sono rimarginate le stigmate impresse alla poesia di Pascoli da Benedetto Croce, che ne rimarcava... > Lire la suite
Solo da poco tempo, grazie a riletture critiche, si sono rimarginate le stigmate impresse alla poesia di Pascoli da Benedetto Croce, che ne rimarcava il carattere di nebulosa regressione infantile. Oggi si riconosce in lui il grande indagatore degli aspetti più ignorati del visibile, che già alla sua epoca il mito del progresso andava cancellando, ma nei quali, con un'attenzione microscopica, egli riesce a spingere lo sguardo fino a farne emergere l'aspetto invisibile, incorporeo, connesso con la dimensione intima della psiche. Una dimensione in cui è costante il trauma infantile della morte del padre, riesibito in forme varie, ma mai superato. Nei suoi versi di perfetta fattura, nei quali si uniscono sinestesie ed echi della classicità, la malattia esistenziale viene trasformata in una complessa relazionecon gli aspetti più oscuri della mente, con i fantasmi dell'esistenza e le ombre sepolcrali della morte dei suoi cari, solo davanti alle quali Pascoli ritrova pace.