Ogni tanto avevo un'età

Un pezzo di storia senza tempo. Un viaggio sospeso nell'essere, nel cui intreccio narrativo vengono srotolati destini, già segnati da figure complementari, immerse in un ambiente indefinito insieme ai protagonisti. Il "fil rouge", un filo invisibile, spezzato e ricucito più volte attraverso un excursus di accadimenti dispersi nella linea temporale incerta. Un caleidoscopio di infinite immagini variopinte, che sballottano il lettore tra emozioni e impressioni senza cognizione del tempo e della propria età, arrivando all'obiettivo finale di non capire da dove si è partiti e quale punto si è raggiunto nella lettura.
In un viaggio al limite dell'onirico, il lettore e l'autore sono entrambi spettatori sospesi nell'esistenza, senza età e riferimenti assoluti. Un libro rivolto a chi ama le imperfezioni, ai grandi che amano la densità di concetti e immagini estraibili da un testo inconsueto e non scontato. Un'opera dove ogni capitolo è essenziale e dove si legge al solo fine di sfogliare parole.