Da uomo cardine del socialismo italiano e nemico giurato dello squadrismo fascista, Nicola Bombacci è una figura controversa e al contempo affascinante,... > Lire la suite
Da uomo cardine del socialismo italiano e nemico giurato dello squadrismo fascista, Nicola Bombacci è una figura controversa e al contempo affascinante, uomo di fiducia di Lenin in Italia, fondatore del Partito Comunista a Livorno nel 1921, morì fucilato a Dongo insieme ad alcuni gerarchi fascisti dopo aver aderito alla Repubblica di Salò. Appeso a fianco di Mussolini alla pompa di benzina di Piazzale Loreto, venne etichettato dai suoi ex compagni comunisti come "super traditore", mentre gli eredi dell'esperienza fascista si limitarono a far calare su di lui una coltre di ingeneroso silenzio. In questo libro si analizzano le cause che hanno portato Bombacci a compiere il suo progressivo percorso di allontanamento dalla causa comunista per abbracciare i valori del fascismo. Ne emerge un ritratto ricco di particolari e dettagli con una visione estremamente oggettiva e imparziali che privilegia solo l'esperienza storica.