Può l'onda d'urto di un'esplosione durare tutta una vita, attraversare il tempo, sollevare una nuvola di polvere che dall'infanzia ricoprirà anche gli... > Lire la suite
Può l'onda d'urto di un'esplosione durare tutta una vita, attraversare il tempo, sollevare una nuvola di polvere che dall'infanzia ricoprirà anche gli anni a venire, fino alla vecchiaia? Si possono sovvertire le leggi della fisica, riavvolgere il nastro, invertire gli accadimenti, il tempo, lo spazio?Tutto ha inizio una sera di settembre del 1952, in un prato della periferia milanese, dove un gruppo di ragazzini si è attardato a giocare. Un evento inaspettato e drammatico modificherà per sempre l'esistenza di uno di loro, Franco. Da quel momento, sprofondato in una specie di shock post-traumatico, Franco attraverserà la vita e la storia come un sonnambulo, tra la passione solitaria per il jazz, l'incontro fortuito con un leggendario sassofonista e i viaggi di lavoro nei luoghi più desolati dell'Asia sovietica. Dimenticando tutto, persino se stesso, finché la malattia della nipotina Amina non lo costringerà a guardare nella voragine di quell'antica lacerazione. Con uno stile denso e coraggioso, Sergio Baratto descrive le nostre solitudini urbane e post-industriali, i tigli che muoiono sui viali, le città trapuntate di luci gialle, la vertigine del tempo che tutto consuma e l'affannoso tentativo di vincere l'oblio per risalire al momento esatto, iniziale, in cui per la prima volta uno scoppio violento ci ha reso sordi al dolore e all'amore, per scoprire se ciò che è stato può non essere.
/1973
vive a Milano. È stato cofondatore e redattore della rivista Il primo amore. Ha pubblicato Diario di un'insurrezione (Effigie 2012) e La Steppa (Mondadori 2016), vincitore del Premio Giuseppe Berto.
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