La risurrezione come nuova nascita e metamorfosi del nostro essere al mondo. Il secondo capitolo della trilogia di un autore dall'indiscusso prestigio... > Lire la suite
La risurrezione come nuova nascita e metamorfosi del nostro essere al mondo. Il secondo capitolo della trilogia di un autore dall'indiscusso prestigio internazionale. Mai come oggi, nella storia della teologia, si è parlato così poco della « risurrezione finale »: è un indizio che probabilmente non si sa più che cosa dirne. Questo silenzio non deriva in realtà dall'impotenza della teologia. Il problema è piuttosto l'assenza pressoché universale di qualsiasi tipo di riferimento al vissuto più originale dell'uomo: l'atto di nascere, attraverso il quale Cristo, così come il discepolo, vengono (nuovamente) alla vita, e aprono un altro mondo; o meglio, dischiudono un nuovo modo d'essere a questo stesso mondo. Secondo capitolo della prestigiosa trilogia francese dell'autore, questo volume rilegge il confronto tra Gesù e Nicodemo e interpella tutta la tradizione del pensiero per esplorare le profondità di un tema complesso e cruciale. Lungi dallo squalificare la finitezza (prima parte), la risurrezione come metamorfosi (seconda parte) le dona senso con l'opera della trasfigurazione (terza parte). Così la risurrezione « cambia tutto ». Né altro mondo, né evento nel mondo, essa si mostra nel suo vero aspetto: come trasformazione del mondo e dell'uomo in esso; come « il risollevarsi e il trasfigurarsi del modo di essere al mondo che ci è proprio quaggiù, ossia mediante il nostro corpo »; come « luogo della tessitura silenziosa e più intima, quaggiù (nascita, sessualità, morte), degli uni con gli altri ».