Gesualdo Motta è un muratore arricchito, considerato uno del popolo dagli aristocratici, e un signore, un Don, dalle classi meno agiate. E così la solitudine... > Lire la suite
Gesualdo Motta è un muratore arricchito, considerato uno del popolo dagli aristocratici, e un signore, un Don, dalle classi meno agiate. E così la solitudine pervade la vita del Mastro, estraneo a tutto ciò che lo circonda.
Storia problematica di un ascensione sociale che non porta i risultati sperati, questo classico della letteratura italiana è tra i ritratti più vividi di un'Italia rurale e paesana, difficile e niente affatto inclusiva.
Giovanni Verga (1840-1922) è considerato uno dei padri della letteratura italiana. Massimo esponente della corrente letteraria del verismo e autore di racconti, testi teatrali e romanzi, è riuscito a riportare con estremo realismo le condizioni di vita delle classi meno agiate. Le sue opere, tra le quali ricordiamo I Malavoglia, Mastro Don Gesualdo e Rosso Malpelo, influiranno non solo sulla letteratura, ma anche sul cinema della prima metà del novecento. I grandi maestri del Neorealismo, come Vittorio de Sica e Roberto Rossellini, riprenderanno infatti temi simili a quelli affrontati da Verga nei suoi scritti.