Un uomo scrive con preoccupazione al proprio medico elencando, con dovizia di dettagli, i sintomi e le caratteristiche della sua strana condizione: una... > Lire la suite
Un uomo scrive con preoccupazione al proprio medico elencando, con dovizia di dettagli, i sintomi e le caratteristiche della sua strana condizione: una macchia grigia che sembra essere situata sulla parte esterna dell'occhio gli impedisce di vedere con chiarezza, e nel tempo è diventata così fastidiosa da impedirgli di vivere normalmente. La macchia, sostiene l'uomo, è poco visibile di giorno, alla luce del sole, ma diventa più scura via via che sopraggiunge la sera. Di notte, è praticamente tutto ciò che l'uomo riesce a vedere. Ma quando è apparsa per la prima volta? E perché non se ne è più andata, ma anzi ha continuato a crescere nell'ombra?
Camillo Boito (1836 - 1914) è stato un critico d'arte, architetto e accademico italiano attivo per tutta la seconda metà dell'ottocento: fu infatti una figura di spicco nel dibattito che animò il mondo intellettuale all'indomani dell'Unità d'Italia.
A Milano partecipò al movimento letterario della Scapigliatura, l'equivalente milanese della Bohème parigina, debuttando con due serie di racconti brevi: "Storielle vane" (1876) e "Senso. Nuove storielle vane" (1883).