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Artista singolare e inesauribile, Luca Maria Patella sfugge da semprea ogni definizione: per descriverne l'opera sono state spesso impiegate etichette come « sperimentale » o « interdisciplinare », a indicare il ricorso a tecniche inconsuete (tutte drasticamente reinventate), l'impiego simultaneo di più strumenti e linguaggi, l'intreccio di sapere tecnico-scientifico e scienze umane. Ma queste approssimazioni criticherivelano spesso più imbarazzo che comprensione. Attivo fin dagli anni '50, Patella ha attraversato da protagonista i decenni seguenti e i vari movimenti che li hanno segnati, dando alla luce forme e immagini anticipatrici entrate nell'immaginario collettivo, dai« mari e cieli firmati » alle « terre animate », dai « muri e alberi parlanti » allevarie sperimentazioni fotografiche e cinematografiche, dagli « ambientiproiettivi animati » ai vasi fisiognomici e molto altro. Questa monografia ricostruisce l'ordine della riflessione teorica d'unartista da riscoprire, e permette di orientarsi nella profondità della suaproposta e della sua ampia opera, all'insegna del motto che Patellaha elevato a proprio, citando dall'amato Diderot: « Io non appartengoa nessuno e appartengo a tutti. C'eravate prima di entrare e ci saretequando ne sarete usciti ».