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Cosa sta accadendo in Libia? Una rivoluzione democratica sorella di quelle tunisina e egiziana? Oppure una guerra imperialista che maschera con l'ipocrisia dei diritti umani gli interessi per il petrolio? Oppure ancora un conflitto fra etnie diverse sul modello balcanico? Mentre gli opinionisti di mezzo mondo discettano sull'opportunità o meno dell'intervento dell'Onu, mentre i nostri politici gridano all'emergenza evocando un'invasione biblica di migranti, un giornalista esperto di Maghreb come Stefano Liberti decide, come al solito, di fidarsi dei suoi occhi: e per capire l'insurrezione degli shabab - i giovani che hanno detto "basta" al regime quarantennale di Gheddafi - vola a Bengasi e racconta in presa diretta un mese di guerra. Non troverà delle risposte, ma riconoscerà ancora una volta la necessità di essere sul posto per conoscere le storie degli uomini che fanno la storia. In Libia anno zero troverete il diario di un inviato al fronte di una guerra che non si dice tale: nelle sue corrispondenze riconoscerete una voce che cambia ogni giorno, riverberando l'eco di quello che accade intorno. Ci sono le truppe lealiste che avanzano, le bombe francesi che cominciano a cadere, una società civile che con grande fatica sta nascendo. E noi, come lui, non sappiamo come andrà a finire.