L'epopea delle ragazze che dalla Sardegna emigravano in Continente per cambiare la loro vita. Pietrina, Clelia, Evelina, Maretta, Erminia, Bonaria, Silvana,... > Lire la suite
L'epopea delle ragazze che dalla Sardegna emigravano in Continente per cambiare la loro vita. Pietrina, Clelia, Evelina, Maretta, Erminia, Bonaria, Silvana, Carrula, [.] sono solo alcuni dei nomi delle tante protagoniste del libro di Giacomo Mameli, ragaz¬ze che emigrano in particolar modo da Perdasdefogu, [.] verso il continente, a Roma e Milano, a partire dal secondo dopoguerra, per fare "le seraccas" (le serve) presso alcune famiglie benestanti. Il testo è costruito in modo corale, è un intreccio di storie di donne nell'ar¬co di più generazioni, che partono e raccontano la loro esperienza migratoria. Un testo polifonico in cui le di¬verse voci narranti ci fanno entrare in un mondo tutto femminile, fatto di donne giovani, spesso quasi bambi¬ne, forti, coraggiose. [.] In questo libro le donne sono narrate come pro¬tagoniste. L'autore mostra una non comune capacità di entrare nei mondi femminili, di dar voce alle donne, di umanizzare i personaggi e la narrazione tanto che ci sembra di vivere con Pietrina e con le altre donne den¬tro alle loro storie. Mameli si fa così narratore comuni¬tario, autore 'epico' della voce collettiva. Dalla Postfazione di Martina GiuffrèGiacomo Mameli, giornalista (Perdasdefogu, 1941). Saggista e scrittore. Con la narrativa, con Cuec, ha esordito nel 2006 con La ghianda è una ciliegia e nel 2013 con Il forno e la sirena.