« Mi sono infilata nel mio letto, ma senza riuscire ad addormentarmi. Sono uscita sul balcone e ho guardato i panni che la mamma aveva appeso di sera.... > Lire la suite
« Mi sono infilata nel mio letto, ma senza riuscire ad addormentarmi. Sono uscita sul balcone e ho guardato i panni che la mamma aveva appeso di sera. Sembravano un testo scritto, che diceva "la gonna della mamma", "i pantaloni di Itzik", e le mollette erano le virgole. Il vestito della mamma, virgola, la tuta di Dudi, virgola, due magliette di Itzik, virgola, la camicia bianca di Kobi, virgola, calzini di Haim e Oshri, virgola, la mia gonna per la scuola, virgola, il lenzuolo del letto di Kobi e della mamma, punto. In un linguaggio semplice e chiaro, i nostri vestiti dichiaravano al mondo intero che noi siamo un'unica famiglia; ma solo da fuori lo si poteva leggere in questo modo, da dentro c'era scritta una cosa completamente diversa. C'era scritto: questa famiglia, non ha avuto nemmeno un giorno nel quale i vestiti di tutti quanti, papà, mamma e sei bambini, sono stati appesi su un solo filo ». « Grazie al suo innato talento, Sara Shilo ha scritto un romanzo di grande maturità e profondità, creando tutto un mondo, ricco e sconcertante, che stringe il cuore, un mondo che non avevamo ancora conosciuto nella letteratura israeliana ».