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Il volume affronta il tema della progettazione delle infrastrutture della mobilità come problema di architettura, illustrandolo con un atlante fatto non solo di immagini ma anche di brani tratti dalla letteratura e dalla saggistica, dall'antichità ai giorni nostri. La strada viene qui letta, certo, qualeelemento decisivo del progetto urbano e del rapporto tra architettura e città, alla luce dell'innegabile e straordinario ruolo che essa occupa sia nella pianificazione territoriale, sia nell'urbanistica. Nel saggio, tuttavia, queste due discipline restano sullo sfondo, mentre grande rilievo è attribuito alla forma della strada, al rapporto fra il suo tracciato e lo spazio delimitato da sezioni e prospetti, come espressione rilevante dello spirito del tempo, della cultura urbana dominante e anche delle specifiche culture figurative. Di qui il frequente richiamo ai movimenti artistici, tanto nel campo dell'architettura che della pittura, e alle poetiche degli autori che più hanno contribuito a costruire l'immaginario di queste discipline. D'altra parte gli autori non dimenticano di sottolineare il quadro all'interno del quale si dipana la storia delle infrastrutture viarie, ovvero le varie scale tecniche della dimensione progettuale e l'ineludibile confronto degli attori con le istituzioni politico-amministrative.