Questo libro contiene storie delicate e avventurose insieme che parlano di briganti e di animali, di ricci, di volpi, di cavalli, di passeri, di struzzi... > Lire la suite
Questo libro contiene storie delicate e avventurose insieme che parlano di briganti e di animali, di ricci, di volpi, di cavalli, di passeri, di struzzi e di pappagalli. L'autore, Antonio Gramsci, le scrisse per i propri figli mentre si trovava in carcere dove era stato rinchiuso dal regime fascista: non si voleva - fu detto - che una mente tanto fervida come quella di Gramsci potesse comunicare al popolo i propri pensieri. Sono storie narrate non direttamente, ma lettere, inviate ai figli o alla moglie o alla cognata. Affascinanti racconti che narrano episodi di vita, molti veri, adatti ai ragazzi e ai giovani lettori. Sono inoltre scritti a loro modo struggenti, che ci restituiscono l'immagine di un padre, premuroso ed attento, che cerca di essere al fianco della sua famiglia anche dal chiuso di una cella. Leggendo questo libro si può entrare in contatto col lato più umano e commovente di uno dei più grandi intellettuali italiani del Novecento.