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Il nome di Piero Di Caterina balza all'attenzione della cronaca alla fine del 2009 quando viene scoperchiato il Sistema Sesto, ossia si comincia a fare luce su anni di mala politica e corruzione nei comuni dell'hinterland milanese. L'inchiesta, tuttora in corso, chiama in causa i massimi vertici della politica locale e apre scenari sconcertanti sull'uso del denaro pubblico. Di Caterina, imprenditore di sinistra, è uno dei grandi accusatori e testimone chiave dell'inchiesta; la sua storia parte dai soldi dati ai partiti per poter lavorare, da gare di appalto truccate, da richieste impossibili da parte dei politici. Lui denuncia, i giornali cominciano a raccontare e la politica trema. Laura Marinaro è una giornalista che segue la vicenda per il quotidiano "Libero" cercando di far chiarezza sui meccanismi di questa brutta storia di soldi e politica. Dall'incontro con Di Caterina nasce l'idea di scrivere un libro che, senza fardelli ideologici, provi a spiegare come funzionano i meccanismi della corruzione, al di là dell'eclatante caso lombardo, ma all'interno di un sistema che coinvolge tutto il Paese. I cittadini non sanno come si ruba, dove lo si fa, quali sono i trucchi usati per sviare la magistratura, né sanno come difendersi e ribellarsi. Per questo sono necessarie nuove e più forti consapevolezze. Il sistema corruzione ci dà gli strumenti per farlo.