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A confratelli e confidenti Fra Immacolato non aveva nascosto la sublime vocazione per la salvezza delle anime, né la testimonianza dell'amore verso Dio con la preghiera e il sacrificio. Al Processo di canonizzazione veniva ribadita la preziosità del suo operare con l'offerta di atroci e taciute sofferenze. Alla luce della malattia irreversibile, che lo costrinse in un letto pressoché per tutta la vita. Un'antologia di lettere scelte dal corposo Epistolario. Con uno stile tra il confidenziale e il suasivo, "Il mio Amen alla volontà di Dio" riferisce debolezze e combattimenti interiori, accettazioni e offerte, consigli e esortazioni che Fra Immacolato aveva rivolto ai corrispondenti e registrato come ciò che gli stava più a cuore, come una sorta di presa di coscienza della propria maturità di vita: il suo "sì" alla volontà di Dio per realizzare la missione di cui si sentiva investito nel Carmelo e nella Chiesa. Il percorso dall'impegno personale all'atto di consacrazione e offerta, con le ragioni che lo sostengono, è ben illustrato nel saggio di P. Ennio Laudazi che accompagna il testo