Il 13 maggio 1981 segna un punto di non ritorno nella storia contemporanea con particolare riferimento all'estenuante contesa Est-Ovest. Il tentato omicidio... > Lire la suite
Il 13 maggio 1981 segna un punto di non ritorno nella storia contemporanea con particolare riferimento all'estenuante contesa Est-Ovest. Il tentato omicidio di Karol Wojtyla, capo della cristianità, cambia il corso del Novecento e innesca una serie di ricatti e regolamenti di conti che sconvolgono la vita delle famiglie coinvolte e turbano ancora oggi l'opinione pubblica. Chi ha armato Ali Agca, estremista turco di estrema destra disponibile a qualsiasi doppio gioco? Cosa si nasconde dietro le trame delle spie venute dal freddo all'ombra del Cupolone e degli 007 del fronte occidentale? Si susseguono le indagini, le inchieste internazionali e i ricatti. La pista bulgara ha eco planetaria e per molti è da là che si deve partire per risolvere il mistero dei mandanti. Dagli spari in piazza San Pietro nulla sarà come prima, soprattutto per i parenti e gli amici di Emanuela Orlandi, Mirella Gregori, Paola Diener, Josè Garramon, Katy Skerl e Alessia Rosati, delitti e sequestri mai risolti e insabbiati che rappresentano la conseguenza (più o meno diretta) dell'attentato a papa Giovanni Paolo II. Un torbido intrigo nel quale la ragione di Stato ha un peso determinante, che il giornalista e scrittore Fabrizio Peronaci - supportato dalle sue ricerche e da nuove rivelazioni - si incarica finalmente di sciogliere. Come in un angosciante gioco della matrioska, man mano che prove, indizi e connessioni trovano la giusta collocazione, la "ragazza con la fascetta" e gli altri giovani protagonisti di questa catena di sangue e dolore escono dall'ombra, le loro storie risultano decrittate. Perché, come rivela la fonte investigativa di Peronaci: "Il caso Orlandi è quasi banale nella sua drammaticità, solo che la verità non si può dire...".