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In tempi di ricchi sempre più ricchi e poveri sempre più poveri, di crisi economica e di parallela corsa al lusso e al superfluo, arriva, dai tempi antichi, una lezione per i tempi moderni. Ispirandosi alla storia biblica di Tobi, il pio ebreo che prestò denaro senza esigere garanzie, Ambrogio condanna l'usura: « Finché sei libero dai vincoli, tieniti lontano del giogo e dal peso della servitù. Sei ricco? Non addossarti mutui. Sei povero? Non addossarti mutui. Sei ricco? Non ti preme nessuna necessità di chiedere. Sei povero? Esamina la difficoltà di restituire. L'opulenza viene diminuita dalle usure; la povertà non è alleviata dalle usure. Infatti non si corregge mai il male con il male, né la ferita si cura con la ferita, anzi s'incancrenisce nell'ulcera ». Un classico della letteratura cristiana in edizione bilingue.