Per molti anni, questo romanzo è scomparso dalle librerie, per volontà stessa dell'autrice, che ne ha distrutto quasi tutte le copie. Classico contemporaneo... > Lire la suite
Per molti anni, questo romanzo è scomparso dalle librerie, per volontà stessa dell'autrice, che ne ha distrutto quasi tutte le copie. Classico contemporaneo divertente e schietto, scritto nel 1968, Il Baccalà anticipa la fioritura del femminismo negli anni settanta, evidenziando l'artificialità del genere e invertendo i processi dell'oggettificazione sessuale. Min ha vent'anni, abita a Londra ed è terribilmente annoiata dalla vita. L'unica cosa che sembra dare sollievo al suo tedio sono gli uomini che le orbitano attorno. C'è Fritz, ventiduenne dall'accento tedesco che fuma la pipa e non ha rispetto per le donne. C'è Billy, che non alza quasi mai la voce, è preciso e controllato, e si prende cura di sé, forse fin troppo: saune, sbiancamento dei denti, lucidatura delle scarpe, champagne nei tre momenti della giornata in cui berlo è « accettabile ». C'è Claudi, con il tic del « mia cara » infilato insistentemente in tutte le sue frasi. E poi c'è George, il marito: così invisibile ai suoi occhi che talvolta le capita di spegnere accidentalmente la luce della stanza mentre lui è ancora dentro. Ma soprattutto c'è il Baccalà. Un baritono che la irrita più di qualsiasi altro uomo abbia mai conosciuto. A volte le fa qualche regalo, facendola infuriare ancora di più. Ne è disgustata e attratta allo stesso tempo, e per questo non riesce a porre un freno una volta per tutte alle sue avances. Come se non bastasse, si è anche presa la gotta. In che direzione sta andando la vita di Min?