I sommersi e i salvati è l'ultimo libro scritto e pubblicato da Primo Levi. Percepito a lungo dalla critica come un libro-testamento, ha avuto in realtà... > Lire la suite
I sommersi e i salvati è l'ultimo libro scritto e pubblicato da Primo Levi. Percepito a lungo dalla critica come un libro-testamento, ha avuto in realtà una lunga genesi, che attraversa quasi trent'anni della vitadello scrittore. È dal 1959, quando riceve la notizia che Se questo è un uomo sarà tradotto in Germania, che Levi inizia a interrogarsi nuovamente sulla sua esperienza ad Auschwitz: dialogando innanzituttocon il suo traduttore Heinz Riedt, poi entrando in corrispondenza coni suoi lettori tedeschi e infine, a partire dagli anni Settanta, attraversovivaci incontri nelle scuole. Alle origini dei Sommersi e i salvati ci sonodunque una traduzione in tedesco e il progetto, poi accantonato, ditradurre in italiano e commentare le lettere ricevute dalla Germania. La scrittura del libro si intreccia inoltre con le traduzioni di cui Levi sifa promotore in Italia, e si alimenta delle poesie e dei romanzi (tedeschi e non solo) che legge fin da ragazzo, da Heine a Morgenstern, da Mann a Döblin. Per far emergere pienamente il significato dei Sommersi e i salvati si devono dunque recuperare decine di libri e centinaia di lettere, in quattro lingue diverse, e incontrare personaggi storici eromanzeschi, classi di studenti e vecchi reduci, vittime e carnefici. Bisogna sovrapporre la biografia di Levi a interi decenni di storia d'Italia e d'Europa, dove l'infinitamente grande - l'elaborazione del passato e lesue proiezioni sul presente - incrocia l'infinitamente piccolo: come nelcaso del giovane soldato delle SS che, in punto di morte, chiede il perdono di un prigioniero ebreo. E dunque, si è corso il rischio di scrivere un libro intero per raccontare la nascita di un altro.