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Considerando gli innumerevoli studi dedicati a Dante nel corso dei secoli, resta da chiedersi come possa un solo autore così distante nel tempo essere ancora oggetto di sempre nuove riflessioni sui temi più vari dell'esistenza umana. La sua incomparabile apertura speculativa riporta l'attenzione su problematiche sempre vive e attuali e i grandi rappresentanti della letteratura, della filosofia e della storiografia considerati in questo volume hanno potuto cogliere in Dante, ciascuno dal suo specifico angolo visuale, una capacità dialogica tale da consentire una serie di inesauribili approfondimenti. Frutto della collaborazione tra il Dipartimento di Studi medioevali, umanistici e rinascimentali e il Dipartimento di Filosofia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, il volume raccoglie gli atti del Seminario dantesco permanente nato dall'idea di mostrare come grandi studiosi della modernità e del Novecento abbiano rivissuto la figura di Dante, la sua biografia e la sua opera. In queste pagine egli diventa una specie di cartina tornasole capace di mettere in evidenza le peculiarità di chi si misura con lui e al contempo una sorta di specchio che cambia con il variare degli osservatori, facendone emergere di volta in volta il profilo. Leggere e interpretare Dante ha, infatti, significato per la cultura occidentale ridefinirne l'immagine, vivendola alla luce di una più generale visione del mondo. Le mille facce del prisma della fortuna dell'Alighieri negli àmbiti più significativi della cultura moderna e contemporanea diventano così lo specchio in cui essa si riflette e grazie al quale si interroga.