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Lucia e Caterina sono amiche per la pelle fin dalla scuola, nonostante abbiano temperamenti molto diversi: l'una orgogliosamente attaccata alla propria indipendenza, l'altra più sensibile alle lusinghe di una vita ordinaria, fatta di matrimoni ben calibrati e piccole certezze borghesi. In una Napoli burrascosa, così, si evolvono due esistenze legate dal filo indissolubile dell'affetto. Pubblicato nel 1883, "Fantasia" è il primo romanzo lungo di Matilde Serao, animato da una giovanile impetuosità che si rispecchia appieno nella prosa impulsiva e sincera, che le varrà la stroncatura più importante della sua vita: quella di Edoardo Scarfoglio, giornalista e critico letterario che, di lì a non molto, sarebbe diventato il suo più strenuo ammiratore nonché suo marito. Un romanzo importante, che mette in chiaro le intenzioni di una scrittrice di valore inestimabile, ma che racconta anche un'Italia remota, e, proprio per questo, ancora più interessante.
Matilde Serao (1856-1927) nasce a Patrasso ma cresce a Napoli, dove manifesta un precoce interesse per la letteratura. Nel 1882 si trasferisce a Roma, iniziando a collaborare come cronista al "Capitan Fracassa" e conoscendo il futuro marito Edoardo Scarfoglio. Sarà con lui, quindi, che coronerà l'ambizione di dirigere un giornale. Nel corso della loro lunga relazione - da cui nasceranno quattro figli - i coniugi fonderanno vari quotidiani, il maggiore dei quali sarà Il Mattino (1892). Dopo una burrascosa separazione, Matilde crea un proprio giornale, Il Giorno (1903), e dà vita ad un nuovo sodalizio, sentimentale e professionale, col giornalista Giuseppe Natale. Matilde Serao è stata, oltre che importantissima giornalista, anche scrittrice prolifica, pubblicando vari romanzi e raccolte di racconti. Muore nel 1927, poco dopo che Mussolini in persona ne bloccò la candidatura al Premio Nobel per la Letteratura.