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Nella primavera del 1992 l'Italia è in fermento: il vecchio potere non è più garantito, i tribunali spiccano mandati di cattura per chi sembrava intoccabile e la gente segue le notizie con ottimismo. Come se ci fosse una rivoluzione. Senza chiedersi cosa verrà, dopo la rivoluzione. Alessandro osserva tutto con distacco. Sta per compiere trent'anni, ma non sa cosa farsene: ha perso i genitori in un incidente ferroviario e l'assicurazione lo manterrà per sempre. Vive fuori dal tempo. Almeno finché Letizia de Santillana, direttrice di "Modern", la rivista con cui collabora quasi per capriccio, non lo spedisce presso i Neyroz, oscura famiglia di provincia che in due generazioni ha raggiunto un benessere assoluto. Piccoli industriali che nell'Italia pre-Tangentopoli potrebbero fare il colpaccio e trovare il loro posto al sole mentre le cose si sistemano. Alessandro si rende subito conto che se loro rappresentano il nuovo, di questo nuovo sarebbe meglio farne a meno. Se non fosse che dei tre eredi una è la bellissima Silvia. Ecco allora Era solo una promessa, una storia d'amore che è grande in sé e che inoltre si intreccia con tutta la storia recente del nostro paese. Tra vicende private, vicende pubbliche e, perché no, qualche fantasma.