Nella sua Autobiografia Vico ripercorre fedelmente la genesi cronologica del Diritto Universale. Nell'ottobre 1719, in un'orazione inaugurale espone l'idea... > Lire la suite
Nella sua Autobiografia Vico ripercorre fedelmente la genesi cronologica del Diritto Universale. Nell'ottobre 1719, in un'orazione inaugurale espone l'idea di base, « de divinarum atque humanarum rerum notitia haec agam tria: de origine, de circulo, de constantia; et ostendam origines omnes a Deo provenire, circulo ad Deum redire omnes, constantia omnes constare in Deo ». Ai primi di luglio 1720 distribuisce ad amici e studiosi un 'saggio' dell'opera che sta completando, epitome intitolata Sinopsi del Diritto Universale. Tra luglio e agosto, o ai primissimi di settembre, pubblica il De uno universi juris principio et fine uno, cuore di tutto il lavoro. Ancora fra agosto e settembre dell'anno successivo dà alle stampe il De constantia jurisprudentis, sorta di 'appendice' al precedente e dimostrazione delle teorie lì sviluppate. Infine, nella seconda metà di agosto 1722, raccoglie e pubblica nelle Notae in duos Libros il complesso delle correzioni e delle aggiunte da apportare ai due volumi, che il nostro autore costantemente vuole intendere come un'opera unitaria (« liber prior », « liber alter »). Si tratta della prima stesura della Scienza Nuova, testimonianza insostituibile - oggi riproposta in edizione critica - delle prime « discoverte » fondamentali, nonché delle ricerche fervide, complesse e vivaci che portarono Vico dalle posizioni giovanili a quelle della maturità.