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Una macchina del tempo, un invito a passeggiare per Venezia con la più antica guida della città in mano, e provare a "vederla" come cinque secoli addietro. Una curiosa guida tascabile alla Venezia di un tempo. Venezia, città unica al mondo, è meta costante di milioni di visitatori; per questa ragione esistono centinaia di guide turistiche della città, guide che siamo ormai abituati a vedere in tutte le lingue e in svariate forme. Ma in tutte le cose c'è sempre un inizio: quando si è iniziato a pubblicare delle descrizioni pratiche di Venezia? Quando un forestiero ha potuto per la prima volta girare per la città con una guida in mano?Per questo bisogna andare più di cinque secoli indietro, nel 1494 (o 1495). In quell'anno Marc'Antonio Sabellico dava alle stampe la sua "De situ urbis Venetae: libri tres", breve opera in latino dove descrive la città di Venezia. Nel 1544 esce poi la sua traduzione in italiano: "Del sito di Vinegia", che qui presentiamo. Per la prima volta la città viene descritta in modo organico e sintetico, con un itinerario sistematico che percorre i Sestieri e i suoi dintorni."Del sito di Vinegia" è una passeggiata narrativa e, non essendo troppo voluminosa, potrebbe essere considerata l'antesignana delle guide tascabili, adatta per chi viene da fuori ma anche per chi vi abita. Una pubblicazione meravigliosa, in una "parlata" cinquecentesca e con percorsi che ti stupiranno, corredata da più di 250 utili note per comprendere meglio quello che Sabellico scrive, grazie alla preziosa ricerca di Maurizio Vittoria, veneziano ed ex bibliotecario della Biblioteca Nazionale Marciana, appassionato studioso di Venezia, della sua storia e delle sue curiosità. Accompagnato da illustrazioni dell'epoca e dalle famose incisioni "a volo d'uccello" di Jacopo De' Barbari. Un'opera dentro l'opera.