Pacifista, nonviolento, conosciuto e difeso da innumerevoli intellettuali e politici progressisti, anche stranieri, Danilo Dolci è nato e cresciuto nel... > Lire la suite
Pacifista, nonviolento, conosciuto e difeso da innumerevoli intellettuali e politici progressisti, anche stranieri, Danilo Dolci è nato e cresciuto nel Nord-est di un'Italia dai confini ancora incerti, ma ha scelto di vivere nella Sicilia malconosciuta, emarginata e criminale degli anni Cinquanta, dove ogni gesto di protesta e tentativo di riscatto è immediatamente represso, nell'indifferenza e nella rassegnazione generale. In quella regione ha usato contro il potere di uno Stato corrotto e colluso con la mafia modalità inedite di protesta, come lo sciopero della fame personale e collettivo e quello che è stato definito « sciopero alla rovescia »: il lavoro volontario e gratuito dei disoccupati. Ma soprattutto ha creato la prima radio libera contro il monopolio Rai, per dare voce agli invisibili « poveri cristi » abbandonati alla miseria e alla fame nella Sicilia colpita dal terremoto. Del suo immenso lavoro restano il metodo educativo « maieutico », le inchieste sulla criminalità e la miseria dell'isola, i progetti per irrigare le aree più aride e il coraggio di schierarsi contro tutti i potenti, per stare accanto agli ultimi degli ultimi, nel profondo Sud del Paese.