Spesso la celebrità dei grandi personaggi della cultura nuoce alla conoscenza dei loro più autentici meriti per l'avanzamento della civiltà. Neanche... > Lire la suite
Spesso la celebrità dei grandi personaggi della cultura nuoce alla conoscenza dei loro più autentici meriti per l'avanzamento della civiltà. Neanche Adam Smith è sfuggito a questo destino: di lui la maggior parte del pubblico non ricorda altro che la sua "mano invisibile" e l'apologo sulla "benevolenza del macellaio, del birraio e del fornaio". Con il suo agile volumetto, Eamonn Butler mette a fuoco in modo rigoroso, ma non pedante, l'indelebile segno lasciato da Smith nel campo della filosofia morale e della scienza economica, rendendo limpidamente comprensibile anche ai non specialisti il pensiero smithiano su alcuni temi cruciali: il ruolo dei governi, la tassazione, la divisione del lavoro, i benefici effetti del sano egoismo individuale, i danni che derivano dall'interventismo statale e dalla restrizione alla concorrenza. Eamonn Butler (Shrewsbury, England 1952)È direttore dell'Adam Smith Institute (influente think tank attivo da oltre vent'anni in Inghilterra nel campo della politica economica) e autore di diversi studi sulla storia del pensiero economico. Ha inoltre contribuito ad articoli per quotidiani e riviste specializzate sui problemi della tassazione e della spesa pubblica.