C'erano totem, ceppi scolpiti, facce, maschere. C'erano interi villaggi di capanne, alcune senza tetto, che di notte venivano trasformate in teepee con... > Lire la suite
C'erano totem, ceppi scolpiti, facce, maschere. C'erano interi villaggi di capanne, alcune senza tetto, che di notte venivano trasformate in teepee con teli colorati. E davanti ai teepee i fuochi degli accampamenti, con le pietre messe in circolo e le coperte stese sulla sabbia. Bassona Beach è un reportage narrativo di Mauro Baldrati - che negli anni Ottanta collaborò, come fotografo freelance, alla rivista di culto Frigidaire - su uno dei luoghi più selvaggi della riviera romagnola, a pochi chilometri dalle attrezzatissime spiagge di Ravenna, Cervia e Rimini. Come una sorta di Isola delle Rose, la spiaggia della Bassona divenne meta prediletta di giovani, italiani e stranieri, in fuga da una società sempre più edonista. Alla Bassona presero vita delle vere e proprie tribù, ognuna con i propri riti e con piccole rivalità. Scrive Pierfrancesco Pacoda nella sua introduzione: ". Questo lembo di terra rimane così, per un breve tempo, impresso sulla mappa di un nomadismo globale che passa per Goa e Ibiza, per i full moon parties e lo sciamanesimo rock. La riviera della vita notturna è irrimediabilmente lontana, ma se la Bassona fosse stata una spiaggia di Ibiza, i suoi bonghisti sarebbero stati invitati a battere le loro congas in cerchio intorno a una esclusiva pista da ballo per festeggiare l'arrivo di una celebrità. In questo quasi inaccessibile angolo di Romagna, invece, hanno semplicemente scelto di 'accendersi'."