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Una nuova collana Documenti e Reportage si apre con la pubblicazione dell'e-book Auschwitz Ieri oggi | remoto presente che la casa editrice Il Raggio Verde dedica, in occasione del giorno della memoria 2017, allo scrittore Primo Levi di cui ricorre il trentesimo anniversario della morte. Una dedica doverosa e sentita per lo scrittore che con la sua opera letteraria ha raccontato con precisione chirurgica la follia del nazismo, descrivendo l'annientamento dell'identità e della dignità umana. E le sue parole sono pugnalate, vanno dritto al cuore e allo stomaco. Come le immagini che i fotografi Ines Facchin e Roberto Scialanga ci restituiscono con il loro reportage nell'inferno sulla terra che fu Auschwitz. Non vogliamo dimenticarlo. Non è possibile rimuoverlo come il negazionismo ha tentato di fare. Non è però nemmeno pensabile che nonostante tutto l'orrore che questi fotogrammi ci restituiscono in millesimi, come le frazioni di secondo bastate a scattarli, si possa pensare solo a "commemorare" se poi un altro inferno - e non minore - si sta quotidianamente registrando ancora. Vicino e lontano da casa nostra. E' doveroso ricordare ciò che è stato e rappresenta Auschwitz. Non è l'orrore che appartiene a ieri e ad un passato remoto, che vorremmo non fosse mai accaduto, ma purtroppo la follia e la disumanità di Auschwitz, sotto altri nomi e forme, appartengono al nostro altrettanto terribile presente. Ecco il senso dell'ossimoro che abbiamo voluto inserire come sotto titolo a questa pubblicazione con i testi dello psicologo Giovanni Bruno, la scrittrice e giornalista Ada Donno, la fotografa Ines Facchin, la giornalista Antonietta Fulvio, lo scrittore e poeta Maurizio Nocera presidente provinciale ANPI Lecce. Un libro che vuole essere un piccolo contributo per ricordare la ferocia di un luogo ma soprattutto quella che ha abitato - e purtroppo alberga - nel cuore di tanti uomini. Un libro che si presta ad essere documento e strumento didattico al contempo per mantenere viva la memoria ma anche occasione per riflettere e porre l'attenzione sugli olocausti del 2017 e sull'importanza di far conoscere oltre che di far valere quanto stabilito dalla Dichiarazione universale dei diritti umani e dalla più recente Carta di Lampedusa.