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« Ci sembra che da oggi tante cose belle abbiano cambiato nome. Da oggi sarà come se si chiamasse Guido il candore delle nevi. Da oggi sarà come se si chiamasse Guido il verde tenero dei prati; Guido il sole timido di questa primavera e quello di tutte le primavere che verranno, e gli occhi dei bambini e il sorriso della buona gente. »La storia umana, civile e professionale di Guido Galli: giudice ucciso nel 1980 da Prima Linea, tra i più cruenti gruppi di fuoco degli anni di piombo. Il 19 marzo 1980, a Milano, un commando di Prima Linea uccide il giudice istruttore Guido Galli, che sta indagando su diverse sigle del terrorismo rosso milanese. Sergio Segio e i suoi compagni sparano nei corridoi dell'Università degli Studi di Milano, dove Galli si sta recando a tenere lezione nell'aula 309. La storia, il carattere, la fede, la passione, l'alta concezione della Giustizia e dello Stato, l'etica profonda con cui Guido Galli ha assolto l'incarico in magistratura; l'amore per i figli e l'affetto per gli amici, la disponibilità verso i colleghi, il rispetto sincero dei diritti e delle persone: tutto questo è narrato dalla voce diretta di chi lo ha conosciuto, frequentato e amato, restituendo a tutto tondo una figura di straordinaria umanità. Nel libro si ricostruiscono anche il lavoro di indagine di Galli e la storia di Prima Linea. All'interno di questo gruppo infatti maturò la decisione di uccidere il giudice, sulla base di un cortocircuito etico, logico e politico, che vedeva i peggiori nemici negli uomini migliori dello Stato, capaci di sconfessare la sanguinaria rivolta del terrorismo italiano. Un libro necessario, per conoscere e per capire.