Viviamo immersi nell'imprevedibile sin dalla nascita, sicché il timore di continui colpi di scena corrisponde a uno stato d'animo sempre presente in... > Lire la suite
Viviamo immersi nell'imprevedibile sin dalla nascita, sicché il timore di continui colpi di scena corrisponde a uno stato d'animo sempre presente in noi. L'arte del narratore èquella di formalizzare questa aspettativa spesso latente, inconscia. Infatti, costruendo le proprie storie, egli deve mantenere una persistente suspence la cui efficacia, oltre che altalento, si affida pure a regole chiare, indubbie, che in gran parte riproducono i parametri della realtà. Questa Anatomia del colpo di scena affonda perciò la sua analisi in un territoriodi mezzo, tra chi racconta e chi ascolta, nel tentativo di chiarire sia i meccanismi che rendono possibile un colpo di scena, sia quelli che caratterizzano le reazioni di chi ne testimonia o ne subisce la deflagrazione. Il libro è concepito come un viaggio mozzafiato tra decine e decine di storie riprese da ogni forma di scrittura (narrativa, teatrale, cinematografica, ecc.), ognuna delle quali viene raccontata ex novo, al fine di valutare come e perché in quella data storia intervenga un colpo di scena. Per la prima volta una figura centrale della fiction, quale il colpo di scena, è oggetto di uno studio sistematico e approfondito, elaborato in modo avvincente, attraverso una lettura assolutamente inedita delle strutture narrative. Giuseppe Manfridi è scrittore e autore teatrale rappresentato in Italia e all'estero. Tra le sue commedie di maggior successo Giacomo il prepotente (1989), Ti amo Maria! (1990), La partitella (2007), L'osso d'oca (2007). Debutta nella narrativa con il romanzo Cronache dal paesaggio (Gremese 2006). In gara allo Strega 2008 con La cuspide di ghiaccio (Gremese). Da ultimo Teatro dell'eccesso. Capitolo secondo (La Mongolfiera 2013). Nel 2016 ha pubblicato Anatomia della gaffe con La Lepre edizioni.